Ancora una volta Salvini si mostra forte con i deboli, usando 54 migranti per inscenare l’ennesimo braccio di ferro nel governo e con l’Europa. Il ministro dell’Interno dimostra così di aver perso il senso delle istituzioni e il rispetto per il ruolo che riveste. Al comandante della Alex, Tommaso Stella, al capomissione e collega Erasmo Palazzotto, e a tutto l’equipaggio della Mediterranea vanno la mia stima, la mia solidarietà e il mio pieno sostegno. Hanno fatto l’unica cosa che potevano fare: rispettare i diritti umani, la Costituzione e il diritto internazionale del mare, che impone di salvare i naufraghi e di portarli nel porto sicuro più vicino.
Sono orgogliosa di essere tra i promotori della missione Mediterranea e continuerò a stare dalla parte dell’umanità . Se un decreto governativo che dichiara guerra alle Ong consente di mettere sotto accusa chi salva vite umane è giunto il momento di metterlo all’attenzione della Corte Costituzionale e della Corte europea di Strasburgo. Ma l’Europa non può lasciare l’Italia sola, di fronte al fenomeno epocale delle migrazioni dovrebbe dare una risposta comune. Questo la aiuterebbe anche ad essere più forte e vicina ai cittadini, a darsi una missione comune. Noi smetteremo di andare per mare a salvare vite umane quando l’Europa riprenderà a fare il proprio dovere
Anziché fare una guerra vergognosa alle Ong, per gestire le migrazioni servirebbe un governo autorevole che andasse in Europa per discutere di regole comuni, fare proposte per soluzioni unitarie e cercare alleanze. Invece abbiamo il governo giallobruno che fa asse con i Paesi di Visegrad, che come sappiamo non fanno gli interessi dell’Italia. Servirebbero poi una seria politica di cooperazione e aiuto allo sviluppo, nuovi accordi europei per vie legali e corridoi umanitari, la riforma del sistema di Dublino, politiche di integrazione e accoglienza diffusa. Servirebbe, infine, contrastare con ben maggiore efficacia i mutamenti climatici, che sempre più saranno causa di instabilità e migrazioni.
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