Continuiamo ad affidarci prevalentemente all’auto per spostarci, con effetti negativi su emissioni inquinanti e di gas serra, a non sfruttare in pieno il trasporto pubblico locale, ma crescono ciclabilità, monopattini e micro-elettrico in sharing. Sono le principali tendenze emerse dal Rapporto ‘MobilitAria 2022’, realizzato da Kyoto Club e dall’Istituto sull’Inquinamento Atmosferico del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Iia). Dallo studio, che prende in esame le 14 città metropolitane italiane, emergono passi avanti per i Pums Metropolitani e potenziamento delle reti ciclabili grazie anche agli stanziamenti del Mims.
Per lasciare l’auto casa, avere città con meno smog ed essere liberi di muoverci senza essere costretti a usare un mezzo privato servono investimenti adeguati sulla mobilità intermodale, sostenibile e accessibile, fatta di mezzi pubblici a emissioni zero, tram metropolitane e treni urbani, sharing ed e-mobility, biciclette e altri mezzi leggeri. E ancora non bastano gli investimenti in arrivo da Pnrr e Bilancio. Necessarie anche strade con velocità a 30Km/h, corsie sicure per i mezzi leggeri e la promozione, anche attraverso misure fiscali incentivanti, di scelte di mobilità sostenibile per andare a scuola o al lavoro.
Per ambire a città carbon neutral al 2030 sono preziose le proposte di Kyoto Club e Cnr-Iia, che suggeriscono non solo di puntare sulla cura del ferro, di potenziare il trasporto pubblico e la sharing mobility, ma anche di elettrificare la mobilità, differenziare gli orari di lavoro e continuare a prevedere una parte di smart working. Strategici anche un nuovo codice della strada che garantisca sicurezza ai diversi mezzi e modalità di muoversi e l’adeguamento del Piano nazionale energia e clima ai più ambiziosi obiettivi europei, come io stessa sollecito da tempo al Mite.
MOBILITARIA
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