Sono bambini e adolescenti, lasciati a casa senza poter rientrare a scuola, la fascia di popolazione che più ha sofferto in questi mesi di pandemia. La comunità scolastica ha subìto un colpo molto duro e ora, passata la fase più acuta dell’emergenza covid, è urgente recuperare il terreno perso e fare un salto di qualità nella gestione della crisi. In questi mesi l’assenza di servizi per la fascia 0-6 anni, il digital divide, una didattica a distanza per cui eravamo impreparati, troppo spontaneistica e poco monitorata e il mancato rientro in classe hanno lasciato forti contraccolpi su studenti e famiglie. Riportare bambine e bambini, ragazze e ragazzi a scuola in sicurezza dal primo settembre deve essere la priorità del governo tutto e del Parlamento.
Oltre al disagio diffuso per il distanziamento sociale e per le fragilità della ‘didattica di emergenza’, la chiusura delle scuole ha prodotto un pericoloso aumento del tasso di abbandono scolastico, acuito le disuguaglianze, ampliato e aggravato le situazioni di povertà educativa. Molti ragazzi a casa non avevano accesso alla rete e ai dispositivi per seguire le lezioni, nei casi peggiori nemmeno a pasti equilibrati o a un ambiente protetto e sereno. Una situazione che è stata particolarmente grave per i più fragili e per gli studenti con disabilità.
L’estate rischia di essere un’occasione persa e non si può tardare oltre: il mese di settembre sia sfruttato tutto. Riapriamo gli istituti dal primo settembre e facciamo trovare ai nostri studenti una scuola inclusiva, resiliente, capace di valorizzare il meglio dell’innovazione e di recuperare in pieno la sua funzione educativa e sociale. Impegniamoci oggi per arrivare al primo settembre con una scuola all’altezza della sfida che abbiamo di fronte.
È quanto chiediamo con una risoluzione in Commissione Cultura a prima firma del collega Alessandro Fusacchia che abbiamo sottoscritto in molti e che sarà discussa la prossima settimana. Il nostro contributo per riportare l’infanzia e l’educazione al centro della politica.
Qui il testo e i firmatari della risoluzione.
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