Il governo del cambiamento è stato piuttosto timido nel cambiare il decreto per le rinnovabili ereditato dalla precedente legislatura. La bozza uscita dal Mise e passata anche al vaglio del Ministero dell’Ambiente aggiorna il testo Calenda con pochi cambiamenti in positivo e diversi preoccupanti passi indietro. Tanto che il Sentore Cinque Stelle Girotto, in modo un po’ irrituale, si è sentito in dovere di annunciare che nel testo saranno introdotte almeno sei modifiche. Alcune delle quali, come il miglioramento del contributo per chi sostituisce i tetti in amianto con pannelli fotovoltaici, confermate ieri dal Sottosegretario Crippa in un incontro al Mise con gli stakeholder. Ma diverse modifiche importanti, restano ancora fuori e, soprattutto, nell’insieme i numeri non sono sufficienti a rispettare i target europei. Il mio intervento su La Stampa
RINNOVABILI, MOLTA CONFUSIONE E UNA CERTEZZA SOTTO IL CIELO: TARGET EUROPEI LONTANI. IL MIO COMMENTO SU LA STAMPA TUTTO GREEN
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