Siamo arrivati al nodo: finalmente la lotta ai mutamenti climatici e la qualità della salute delle persone sono imprescindibili per immaginare il futuro produttivo energetico del Paese. In questo quadro Brindisi è davvero un caso paradigmatico, perché è una comunità che per molto tempo ha ospitato impianti energetici con un impatto ambientale molto forte, che naturalmente hanno dato anche posti di lavoro. Ma stiamo imparando grazie anche allo Studio Sentieri qual è stata la contropartita in termini di inquinamento e salute. Ora siamo a un punto nodale perché dobbiamo finalmente scegliere che energia vogliamo per il futuro di Brindisi e del Paese. Dal nostro punto di vista di ecologisti l’unica scelta possibile riguarda le rinnovabili. L’energia pulita è la direzione dell’innovazione, del futuro, quella che ha imboccato l’Unione Europea. E che dovrebbe prendere con decisione anche l’Italia. Qui il servizio di Canale 85 con la mia intervista in occasione della conferenza stampa a Brindisi con Legambiente, Wwf e il coordinamento No al Carbone per presentare le osservazioni alla “riconversione” a gas delle centrali A2A e ENEL.
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