L’emergenza sanitaria e quelle economica e ambientale vanno risolte insieme. Mentre siamo impegnati ad affrontare la crisi più difficile della storia repubblicana, dobbiamo anche pensare a come vogliamo riprogettare il futuro per rendere la nostra economia più sostenibile e inclusiva.
Di fronte a chi propone condoni e ricette del passato, mi confortano le parole del ministro dell’Ambiente Costa, che rispondendo alla mia interrogazione in Aula alla Camera ha indicato una direzione chiara: superata la tempesta del coronavirus il Paese dovrà muoversi verso una nuova normalità e spingere sul green, un fattore che è una opportunità per l’economia e l’occupazione.
Credo che si debba ripartire dall’ambiente, come hanno chiesto ieri in un appello accorato molte associazioni ambientaliste italiane. Puntiamo quindi sulla semplificazione della nostra burocrazia, diamo regole certe e chiare a cittadini e imprese, sforziamoci di rendere più uniformi sul territorio nazionale i controlli e favoriamo le attività meno inquinanti, strategiche e l’innovazione. Penso alle rinnovabili, all’efficienza energetica, alle bonifiche, alla necessità di sbloccare il Fondo per Kyoto dedicato alla promozione della riqualificazione delle scuole italiane. O ancora alle imprese del recupero e del riciclo delle materie dei rifiuti, che hanno fatto anch’esse un appello al governo.
Mi auguro che questa tragedia diventi anche l’occasione di utilizzare le ampie risorse messe in campo dallo Stato, che è tornato ad avere un ruolo di guida e che ora dovrà tutelare l’interesse pubblico a lungo termine, per realizzare davvero il Green deal. Un orizzonte fatto di benessere condiviso, salute, ambiente e un futuro meno a rischio per tutti.
La mia interrogazione a risposta immediata in Assemblea durante il questione time alla Camera.
Ambiente, In Parlamento
Ripartiamo dall’ambiente e curiamo insieme salute, economia e clima
IL MIO QUESTION TIME ALLA CAMERA
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