L’inquinamento marino da plastica è un’emergenza planetaria alimentata da 8 milioni di tonnellate di rifiuti in plastica che ogni anno finiscono nelle acque del pianeta. Basterebbe questo dato per capire perché è importante intervenire a tutela dei nostri mari e per salutare con favore il varo in Consiglio dei ministri del Ddl Salva-Mare firmato dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa. Il testo del governo si ispira alla mia proposta di legge per consentire ai pescatori di raccogliere i rifiuti che incontrano in mare e di portarli a terra senza dover sostenere i costi dello smaltimento (A.C. 907). Una Pdl che ho depositato lo scorso luglio, calendarizzata per l’Aula della Camera in giugno, che fa tesoro dell’esperienza positiva del progetto sperimentale Arcipelago Pulito e dell’impegno delle associazioni ambientaliste come MareVivo e Legambiente. Nel Ddl del governo ci sono tuttavia diversi punti deboli che andranno rafforzati nel passaggio parlamentare. Pena la difficoltà di applicazione e tempi lunghi per l’entrata in vigore. Lo spiego nel mio intervento su LaStampa che si può leggere qui.
UNA BELLA RIFORMA A META’ DA RAFFORZARE IN PARLAMENTO, COME SPIEGO NEL MIO INTERVENTO SU LASTAMPA.IT
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