Dopo l’ennesima fiducia posta dal governo del cambiamento in peggio, oggi la maggioranza alla Camera si vota lo Sblocca Cantieri. Un provvedimento blindato, frutto di un accordo tra giallobruni voluto soprattutto dal Carroccio e accettato per restare al governo dai Cinque Stelle, che ha espropriato ancora una volta i deputati delle loro funzioni e non ha lasciato alle opposizioni alcuno spazio per proporre modifiche migliorative.
Uno scempio delle regole democratiche fatto sullo e per lo Sbocca Cantieri, i cui caratteri distintivi sono il ritorno del massimo ribasso e dell’appalto integrato, l’aumento del subappalto, le procedure negoziate fino a un milione di euro, i commissari che potranno operare in deroga al codice appalti, o meglio di ciò che ne rimane. Un provvedimento che non farà ripartire i cantieri né l’occupazione, ma che al contrario darà meno sicurezza al lavoro, ridurrà la trasparenza e la qualità delle opere pubbliche e farà aumentare il rischio di corruzione e illegalità.
Lo Sblocca Cantieri, insomma, è un mostro che ci riporta alla fallimentare Legge Obiettivo. E il malaffare ringrazia.
È quanto ho affermato ho affermato leggendo in Aula le parole del Deputato 5 Stelle Massimo De Rosa all’epoca della riforma del Codice Appalti e annunciando alla Camera il voto contrario di LeU sullo Sblocca Cantieri.
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