A Taranto e ai suoi cittadini, che hanno pagato un prezzo altissimo in termini di salute e ambiente per la presenza dell’ex Ilva, vanno restituite opportunità e fiducia nel futuro. Non è accettabile che si prendano i fondi per le bonifiche e si mettano sulla decarbonizzazione dell’impianto come previsto dal Governo nel decreto Milleproroghe. La conversione dell’acciaieria deve andare di pari passo col risanamento ambientale dei siti inquinati e va fatta con investimenti a carico dell’azienda. Per questo tra i miei emendamenti segnalati al provvedimento c’è quello che cancella lo ‘scippo’ dei 450 milioni per le bonifiche delle aree ex Ilva provenienti dai fondi sequestrati ai Riva. Un correttivo sottoscritto anche dai colleghi di FacciamoECO Cecconi, Fioramonti, Fusacchia e Lombardo, ispirato a criteri di giustizia sociale e ambientale.
Per sostenere la parte più virtuosa dell’automotive con altri emendamenti noi di FacciamoECO proponiamo di prorogare al 2022 l’ecobonus auto per i veicoli con fascia emissiva 0-60 CO2 g/km o con zero emissioni, di rendere utilizzabili le risorse ad oggi non spese e di prorogare le detrazioni fiscali per l’acquisto e la posa in opera di infrastrutture di ricarica. Ho anche segnalato alcuni emendamenti per garantire fino alla fine dello stato di emergenza da covid tutele adeguate ai lavoratori fragili o con disabilità e per estendere allo stesso termine l’equiparazione alla malattia del periodo trascorso in quarantena o in permanenza domiciliare fiduciaria.
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