E’ di nuovo allarme per la Valle del Sacco: sabato scorso il fiume Sacco, per l’ennesima volta, è stato a tratti coperto da un denso strato di schiuma bianca, in particolare nella zona di Ceccano. Episodi che si ripetono spesso quando piove, che sarebbero legati a sversamenti industriali di natura dolosa e che sono sintomo manifesto del grave inquinamento che già in passato ha colpito la Valle del Sacco e i suoi cittadini. Un territorio a cavallo delle province di Roma e Frosinone la cui contaminazione è legata allo sversamento abusivo di sostanze pericolose di origine industriale, a un sistema di collettamento e depurazione non idoneo e non sufficiente e allo smaltimento illecito di rifiuti industriali e pericolosi, che non a caso è inserito tra i Siti di Interesse Nazionale per la Bonifica. E dove la compromissione delle matrici ambientali suolo, acqua e aria ha avuto indubbie ricadute sullo stato di salute della popolazione secondo la stessa Regione.
Per la Valle del Sacco e per i suoi cittadini va recuperato il ritardo sul fronte delle bonifiche, vanno individuate tutte le fonti di inquinamento, scarichi abusivi compresi, e non vanno aggiunti fattori di ulteriore pressione ambientale. Questa Valle deve essere infatti messa in condizione di recuperare le sue vocazioni artigiane, agricole e turistiche. In tale quadro preoccupa ogni ipotesi di utilizzare gli impianti per il trattamento dei rifiuti di questa provincia per accogliere la frazione indifferenziata dei rifiuti urbani di Roma, nonché per soddisfarne il bisogno di smaltimento in discarica e di impiego di Cdr.
Vista l’urgenza ambientale e sanitaria della Valle del Sacco sto per depositare una mozione che chiede una moratoria del conferimento dei rifiuti destinati all’incenerimento e alla discarica in Provincia di Frosinone provenienti da altri ATO e il blocco di nuove autorizzazioni all’apertura di impianti impattanti e nuove discariche nella Valle del Sacco. Questo come precondizione per un impegno forte del governo anche sul fronte del censimento e del monitoraggio di tutti i siti compromessi, per arrivare ad un Piano generale di bonifica aggiornato. Una mozione che ho proposto di sottoscrivere a tutti gli eletti nel Lazio, di tutti gli schieramenti. Nel prossimo ufficio di presidenza della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e sugli illeciti ambientali ad esse collegati chiederò inoltre l’avvio di una indagine sulla Valle del Sacco.
Lo afferma la deputata di LeU Rossella Muroni, annunciando una mozione che chiede al governo una moratoria per i conferimenti di rifiuti da territori extra Ato in provincia di Frosinone e lo stop a nuove discariche. 26 novembre 2018
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