Esprimo un pensiero di vicinanza agli abruzzesi e in particolare ai cittadini de L’Aquila. A tredici anni dal terremoto che ha ferito la città la ricostruzione procede, seppur con fatica anche a causa del caro materiali e delle difficoltà di approvvigionamento che stanno creando problemi all’edilizia. Serve uno sforzo condiviso, a partire dalla politica e dalle istituzioni, per aiutare L’Aquila a ritrovare tutto il suo splendore. Che non significa solo ricostruzione materiale, ma anche sostegno all’economia locale e alla comunità aquilana. E spero davvero si riesca a fare tesoro delle esperienze di ricostruzione che sino ad oggi hanno avuto miglior riuscita per arrivare a una legge quadro, così da non dover ripartire ogni volta da zero, con decreti e ordinanze ad hoc. Come Paese è necessario puntare con maggior convinzione e programmazione sulla prevenzione. Lo dobbiamo alle 309 vittime de L’Aquila come a quelle e dei diversi terremoti che hanno purtroppo colpito il Paese.
MEMORIA, PREVENZIONE E LEGGE QUADRO SU RICOSTRUZIONI
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