“Nella vicenda dei container carichi di rifiuti urbani indifferenziati esportati illecitamente dall’Italia alla Tunisia, arriva finalmente una prima buona notizia. L’Ambasciata di Tunisia in Italia e la Regione Campania hanno raggiunto un’intesa per il rimpatrio imminente dei rifiuti, che prevede l’impegno della Regione a farsi carico del trasferimento in Campania dei container. Un accordo in linea con quanto già stabilito dalla Regione e confermato da Tar e Consiglio di Stato. E che dà ragione a quanti, come noi e come le associazioni ambientaliste dei due Stati, sollecitano da mesi il governo ad intervenire per riportare in Italia i rifiuti e a rivalersi poi nei confronti dei responsabili del traffico all’esito del procedimento giudiziario.
Apprezziamo l’impegno assunto dalla Regione, ma vorremmo sapere come e in quanto tempo sarà realizzato il rimpatrio dei rifiuti, nonché quale sarà la loro destinazione ultima . Il caso vede coinvolte l’azienda campana Sviluppo Risorse Ambientali (Sra) e la società tunisina Soreplast ed è scoppiato quando una ispezione delle Dogane tunisine ha rivelato che nei container non ci sono rifiuti plastici come dichiarato, ma scarti di ogni tipo da differenziata domestica non destinati al recupero. Tipologia che non può essere esportata tra paesi UE ed extra UE. Dei 282 container esportati da Sra 212 sono stoccati al porto di Sousse, mentre 70 erano stati depositati nell’impianto della Soreplast di Moureddine, andato a fuoco il 29 dicembre scorso. Un rogo che ricorda i tanti incendi agli stabilimenti di stoccaggio e trattamento dei rifiuti avvenuti in Italia negli ultimi anni, che non è ancora completamente spento e che sta mettendo a rischio salute e ambiente. Un incendio che forse, se l’Italia si fosse mosse prima, si sarebbe potuto evitare.
Anche per scongiurare episodi simili, crediamo che il caso vada chiuso al più presto e continueremo a seguirlo da vicino. Perché non è accettabile che tra due Paesi amici ci sia chi tenta di arricchirsi col traffico illecito di rifiuti anziché con la cooperazione, la collaborazione e la buona economia”.
Il commento mio per FacciamoECO e di Majdi Karbai, deputato del Parlamento tunisino del Gruppo Democratico eletto nel partito Corrente democratica.
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