Ue, bene linee guida per aiuti di Stato che escludono fossili

La revisione delle norme comunitarie sugli aiuti di Stato per il clima, la protezione dell’ambiente e l’energia varata dalla Commissione europea serve per garantire coerenza tra la politica dell’Antitrust e i principi del Green Deal, dal ‘chi inquina paga’ al ‘non arrecare un danno significativo’ all’ambiente. Per questo, correttamente, le linee guida prevedono uno stop ai sussidi per i combustibili fossili. Peccato che la Commissione abbia fatto eccezione per il gas, considerato a determinate condizioni una energia di transizione, pur ribadendo che l’obiettivo finale rimane l’uscita dai fossili gas compreso. Dall’Europa in cerca della leadership nella lotta alla crisi climatica avrei voluto più ambizione.  Un indizio in più di come rischia di finire anche la tassonomia. L’Italia dovrebbe dare un contributo in positivo impegnandosi per una classificazione europea delle attività green che escluda ciò che sostenibile non è, ossia il gas e l’atomo, e lavorando in casa a una road map per l’uscita non solo dal carbone ma anche dal carbonio e dal gas.