Quel protagonismo che non riesce a esprimere nella politica estera di fronte alle crisi libica e siriana, l’Europa può e deve trovarlo nella sfida del clima e per la conversione ecologica dell’economia. Uscire dall’epoca dei fossili, a partire dal petrolio, infatti vuol dire difendere il clima ma anche costruire un mondo non più schiavo delle guerre del petrolio: insomma una possibilità per un futuro di pace.
La sfida a favore del clima è il fronte più avanzato nella costruzione di una ‘nuova Europa’ delineato dalla presidente della Commissione Europa Von der Leyen, quello che può ridarci speranza rispetto al nostro futuro comune. Un fronte avanzato fatto da 1000 miliardi di euro di investimenti, sia pubblici che privati, mobilitati da qui al 2030 per una Ue sostenibile e per una transizione giusta.
Sono fronti strategici per un Paese come l’Italia e molto dipenderà dalla nostra capacità di intercettare quelle risorse con progetti e competenze adeguate rappresentate da un livello politico autorevole che sappia sedersi ai tavoli rivendicando le nostre capacità e difendendo i nostri interessi.
Un’altra Europa è possibile: a noi contribuire a costruirla nella realtà.
Il mio intervento sul Green Deal europeo su Green Italia.

IL MIO INTERVENTO SU GREEN ITALIA
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