Il Vajont è un disastro che non possiamo dimenticare neanche a 57 anni di distanza. A renderlo ancor più tragico il fatto che quel disastro era prevedibile e che avrebbe potuto essere evitato.
Anche in memoria del Vajont la politica deve dare priorità a: prevenzione del rischio idrogeologico, messa in sicurezza, corretta gestione e cura del territorio. Specie in un Paese fragile come il nostro, dove il rischio idrogeologico è amplificato dalla crisi climatica in atto.
Serve lungimiranza e serve dare priorità anche alla riduzione dei gas a effetto serra, alla difesa del territorio e alla mitigazione del rischio. E serve farlo ora. Perché, come ci ricordano i Fridays For Future che oggi tornano in piazza in sciopero per il clima e per il futuro, non c’è più tempo da perdere. E grazie al sostegno dell’Europa e del Recovery Fund abbiamo un’occasione da non sprecare per investire su decarbonizzazione e giusta transizione.
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