Greta è riuscita dove noi ambientalisti abbiamo mancato: mobilitare i giovani per clima. Il Green new deal non è una contrapposizione tra parti, ma un patto tra categorie produttive per disegnare un grande piano industriale per il futuro in cui lo sviluppo è equo, sostenibile e si preoccupa anche della giustizia sociale. Analogamente la battaglia climatica non di una parte contro un’altra, ma è una battaglia per il futuro. Per questo il Green new deal va scritto tutti insieme.
Ad oggi il cosiddetto decreto Clima ha due principali criticità: è timido nei tempi del cambiamento, penso al graduale taglio dei sussidi dannosi per l’ambiente che arriveranno a zero solo nel 2040, e alla questione dell’end of waste centrale per l’economia circolare per cui c’è solo un titolo ma nessuna soluzione.
La mia intervista a Formiche in versione integrale si può leggere qui.
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